Russia-Usa/ Mosca sospende adozioni bambini russi a coppie Usa
Caso piccolo Artiom rispedito a mittente, è stata "ultima goccia"
Mosca, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - La vicenda risale a qualche giorno fa e
aveva già determinato un notevole scandalo, mettendo in pericolo non solo il
regime delle adozioni tra i due Paesi. Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev
aveva definito "mostruoso" il caso, attribuendo tuttavia la
responsabilità alla famiglia americana. Per il ministro degli Esteri Sergey
Lavrov, si trattava "dell'ultima goccia" e inevitabilmente Mosca ha
deciso per lo stop alle adozioni. Ma ora il tutto potrebbe diventare
un'opportunità per regolare in maniera più concreta i rapporti bilaterali in
materia.
Artiom Saveliev, sette anni era stato letteralmente 'rispedito al mittente' da
Torry Hansen, single residente a Shelbyville nel Tennessee. Messo sull'aereo il
piccolo aveva con se solo un biglietto: "Non voglio essere più sua
madre", diceva la Hansen nel foglietto dato a Artiom, spiegando che il
bambino aveva gravi problemi psicologici e che l'orfanotrofio aveva mentito
sulle sue condizioni.
Un comitato investigativo russo ha aperto un'inchiesta sull'incidente che ha
suscitato reazioni infuriate in Russia ma anche negli Usa. La Hansen aveva
adottato Artiom sei mesi fa ma aveva presto scoperto che il suo nuovo ruolo di
mamma non era facile come aveva sperato. "E' un bambino violento, uno
psicopatico con gravi problemi di comportamento. Le autorità dell'orfanotrofio
russo mi hanno mentito", ha scritto la donna. Artiom, al rientro in
patria, è stato portato in ospedale per una valutazione psichiatrica. Un video,
girato all'arrivo, lo mostra confuso e disorientato mentre gli assistenti
sociali lo prendono in custodia.
Esperti di adozione americani sono rimasti sconcertati: "E' l'equivalente
dell'abbandono di minore. Mettere un bimbo su un aereo e spedirlo come un pacco
postale è un atto orrendo", ha commentato Adam Pertman dell'Evan Donaldson
Adoption Institute.